€• Œlangchain_core.documents.base”ŒDocument”“”)”}”(Œ__dict__”}”(Œ page_content”Xù155 Libro viii può di ogni impedimento fare materia per la propria azio- ne e avvalersene, per qualunque scopo si sia mosso. 36 Non ti turbi il pensiero di come sarà tutta la tua vita, non stare a pensare a quali e quante traversie probabilmente hai avuto e avrai, ma per ciascuna di esse, nel momento in cui l’avrai, chiedi a te stesso: «Dov’è della cosa l’insoppor- tabile e insostenibile?». Ti vergognerai infatti ad ammet- tere la verità. Ricordati poi che né il futuro né il passato ti opprimono, ma sempre il presente; e questo diventa ben piccola cosa, se solo lo delimiti e accusi la tua mente, che non sa resistere di fronte a esso, pur così spoglio. 37 Pantea o Pergamo sono forse ancora seduti accanto alla tomba di Vero? Cabria o Diotimo8 accanto a quella di Adriano? È ridicolo. Ma poi, se quelli si accorgessero del- la loro presenza, dovrebbero provarne piacere? E, poi, se ne provassero piacere, dovebbero diventare immortali? Anche per loro non era forse destino divenire vecchie e vecchi, e poi morire? Una volta morti questi, che cosa do- vevano fare quelli? Tutto questo è solo lezzo e putridume in un sacco. 8 Pantea… Diotimo: Pantea di Smirne fu la concubina di Lucio Vero. Nulla sappiamo di Pergamo, Cabria e Diotimo.”Œmetadata”}”(Œsource”Œm/mnt/ssd/data/python-lab/Jarvis-Cognitive/data/agents/aurelio/source_docs/27b063407ecd6b69__marco_aurelio.pdf”Œ file_path”h Œpage”KšŒ total_pages”KíŒformat”ŒPDF 1.6”Œtitle”ŒColloqui con sé stesso”Œauthor”Œ Marco Aurelio”Œsubject”XÅSono i maggiori critici militanti e studiosi italiani a raccontare ogni opera in 10 parole chiave: per penetrare fino al cuore dei capolavori di tutti i tempi. Edizioni integrali, testi greci e latini a fronte, traduzioni eleganti, essenziali note a piè di pagina. In più, con le tavole sinottiche, è facile collocare vita e opere degli autori nel contesto storico, letterario e artistico. Possiamo considerare i ''Colloqui con sé stesso'' come una raccolta di meditazioni sull'uomo, la sua vita, il suo rapporto con il cosmo, redatte nella forma di ''esercizi spirituali'' finalizzati all'autoterapia, all'autodisciplina e all'autodidattica del saggio stoico. E in particolare, come la testimonianza di una pratica, anch'essa tipicamente stoica, dell'esame di coscienza quotidiano... La visione disincantata della condizione umana e del suo destino di morte/trasformazione... la ritroviamo nella ''Ginestra'' e in diversi passi dello ''Zibaldone'' di Leopardi.”Œkeywords”Œ”Œcreator”Œ"Adobe InDesign CC 2015 (Macintosh)”Œproducer”ŒDALiM BUILD=5320.9”Œ creationDate”ŒD:20170223125342+01'00'”ŒmodDate”ŒD:20190531104448+02'00'”Œtrapped”huŒtype”huŒ__fields_set__””(h hŒ__private_attribute_values__”}”ub.