€•£ Œlangchain_core.documents.base”ŒDocument”“”)”}”(Œ__dict__”}”(Œ page_content”X~198 COLLOQUI CON SÉ STESSO e niente di ciò che non danneggia la legge danneggia la città; e, di queste cosiddette sventure, nessuna danneg- gia la legge. E ciò che non danneggia la legge, non dan- neggia neppure la città o il cittadino. 34 A chi abbia subìto il morso delle vere dottrine basta anche il detto più breve e noto per ammonirlo a non farsi vincere dal dolore e dalla paura, come, ad esempio: «Foglie che il ven- to a terra disperde: / così le stirpi degli uomini».7 E piccole foglie sono anche i tuoi figli; piccole foglie anche quelli che gridano e acclamano visibilmente convinti o, al contrario, maledicono o di nascosto biasimano e deridono; piccole fo- glie, allo stesso modo, anche quelli a cui giungerà la fama dopo la tua morte. Tutte queste, infatti, «sopraggiungono a primavera»;8 poi il vento le abbatte e la selva altre ne fa nascere. Caratteristica comune a tutte è la breve durata, ma tu fuggi e insegui ogni cosa come se dovesse essere eterna. Ancora un po’ e chiuderai gli occhi, e quello che ti ha ac- compagnato alla tomba sarà già pianto da un altro. 35 L’occhio sano deve vedere tutto ciò che è visibile e non dire: «Voglio vedere solo il verde», ché questo è proprio di chi ha gli occhi malati. L’orecchio e il naso sani devono es- 7 «Foglie… uomini»: Iliade, VI, 147, 149. 8 «sopraggiungono a primavera»: Iliade, VI, 148.”Œmetadata”}”(Œsource”Œm/mnt/ssd/data/python-lab/Jarvis-Cognitive/data/agents/aurelio/source_docs/27b063407ecd6b69__marco_aurelio.pdf”Œ file_path”h Œpage”KÅŒ total_pages”KíŒformat”ŒPDF 1.6”Œtitle”ŒColloqui con sé stesso”Œauthor”Œ Marco Aurelio”Œsubject”XÅSono i maggiori critici militanti e studiosi italiani a raccontare ogni opera in 10 parole chiave: per penetrare fino al cuore dei capolavori di tutti i tempi. Edizioni integrali, testi greci e latini a fronte, traduzioni eleganti, essenziali note a piè di pagina. In più, con le tavole sinottiche, è facile collocare vita e opere degli autori nel contesto storico, letterario e artistico. Possiamo considerare i ''Colloqui con sé stesso'' come una raccolta di meditazioni sull'uomo, la sua vita, il suo rapporto con il cosmo, redatte nella forma di ''esercizi spirituali'' finalizzati all'autoterapia, all'autodisciplina e all'autodidattica del saggio stoico. E in particolare, come la testimonianza di una pratica, anch'essa tipicamente stoica, dell'esame di coscienza quotidiano... La visione disincantata della condizione umana e del suo destino di morte/trasformazione... la ritroviamo nella ''Ginestra'' e in diversi passi dello ''Zibaldone'' di Leopardi.”Œkeywords”Œ”Œcreator”Œ"Adobe InDesign CC 2015 (Macintosh)”Œproducer”ŒDALiM BUILD=5320.9”Œ creationDate”ŒD:20170223125342+01'00'”ŒmodDate”ŒD:20190531104448+02'00'”Œtrapped”huŒtype”huŒ__fields_set__””(h hŒ__private_attribute_values__”}”ub.