€•F Œlangchain_core.documents.base”ŒDocument”“”)”}”(Œ__dict__”}”(Œ page_content”X!24 COLLOQUI CON SÉ STESSO grado di liberare il testo da quel senso di cupa meditatio finis che il lettore potrebbe talvolta avvertire. Pochi auto- ri, per intenderci, hanno saputo rappresentarci l’evento stesso della morte in modo così naturale, o a dischiuderci visioni tanto sublimi del lavoro incessante che si svolge nell’universo. 10 TESTIMONIANZA Sconosciuto, come si è già accennato, agli autori dei secoli successivi al II d.C., Colloqui con sé stesso fu risco- perto e salvato dal vescovo bizantino Areta nel X secolo. L’editio princeps comparve a Zurigo solo nel 1559 a opera del filologo Guilielmus Xylander e si basava unicamente sul codice Toxitanus (un manoscritto appartenuto all’u- manista e poeta Michele Toxita), subito perduto dopo la stampa della prima edizione di Xylander; ne seguì un’altra nel 1569 a Basilea, e una terza del 1626 a Lione. Oggi, di fronte alle nostre emergenze planetarie, Col- loqui con sé stesso di Marco Aurelio, scritto in un contesto altrettanto problematico, mantiene il suo valore di affasci- nante testimonianza di come queste sfide possano essere affrontate chiedendoci per prima cosa quale sia veramente il posto dell’uomo nel mondo. Ma già in passato alcuni scrittori e filosofi ne recepiro- no la lezione. Nonostante alcune evidenti affinità di pen- siero con Marco Aurelio, non è però affatto sicuro che un pensatore come Montaigne (1533-1592) ne conoscesse il testo, tanto che nei suo Saggi non lo menziona mai. Di certo, per una questione di date, non lo conosceva Ignazio”Œmetadata”}”(Œsource”Œm/mnt/ssd/data/python-lab/Jarvis-Cognitive/data/agents/aurelio/source_docs/27b063407ecd6b69__marco_aurelio.pdf”Œ file_path”h Œpage”KŒ total_pages”KíŒformat”ŒPDF 1.6”Œtitle”ŒColloqui con sé stesso”Œauthor”Œ Marco Aurelio”Œsubject”XÅSono i maggiori critici militanti e studiosi italiani a raccontare ogni opera in 10 parole chiave: per penetrare fino al cuore dei capolavori di tutti i tempi. Edizioni integrali, testi greci e latini a fronte, traduzioni eleganti, essenziali note a piè di pagina. In più, con le tavole sinottiche, è facile collocare vita e opere degli autori nel contesto storico, letterario e artistico. Possiamo considerare i ''Colloqui con sé stesso'' come una raccolta di meditazioni sull'uomo, la sua vita, il suo rapporto con il cosmo, redatte nella forma di ''esercizi spirituali'' finalizzati all'autoterapia, all'autodisciplina e all'autodidattica del saggio stoico. E in particolare, come la testimonianza di una pratica, anch'essa tipicamente stoica, dell'esame di coscienza quotidiano... La visione disincantata della condizione umana e del suo destino di morte/trasformazione... la ritroviamo nella ''Ginestra'' e in diversi passi dello ''Zibaldone'' di Leopardi.”Œkeywords”Œ”Œcreator”Œ"Adobe InDesign CC 2015 (Macintosh)”Œproducer”ŒDALiM BUILD=5320.9”Œ creationDate”ŒD:20170223125342+01'00'”ŒmodDate”ŒD:20190531104448+02'00'”Œtrapped”huŒtype”huŒ__fields_set__””(h hŒ__private_attribute_values__”}”ub.