€•p Œlangchain_core.documents.base”ŒDocument”“”)”}”(Œ__dict__”}”(Œ page_content”XK89 Libro v siderassero come beni realmente esistenti, ad esempio, la saggezza, la temperanza, la giustizia, il coraggio, se si fosse già pensato a questi, non si potrebbe più sentir dire: «Con tutti questi beni…»,2 ché l’espressione non parrebbe adatta. Ma se si penserà a quelli che ai più sembrano beni, allora si ascolterà e si accetterà facilmente, come detta a proposito, la sentenza del poeta comico. Così anche i più immaginano la differenza: non biasimerebbero, infatti, e respingerebbero come indegna quella sentenza, ma, se ri- ferita alla ricchezza e agli agi della mollezza e della gloria, la accetterebbero come argutamente e ben detta. Continua dunque a chiederti se valga la pena stimare e concepire come beni quelli che, pensati come tali, porterebbero poi alla conclusione che il loro possessore, con tutta quell’ab- bondanza, «non ha più dove cacare».3 13 Sono costituito di un principio causale e di un principio materiale, e nessuno dei due si dissolverà nel nulla, così come dal nulla non è venuto. Quindi ogni parte di me per via di trasformazione sarà riportata in qualche parte del cosmo e questa, a sua volta, si trasformerà in un’altra parte, e così all’infinito. Per via di una tale trasformazione sono venuto al mondo anch’io e i miei genitori, e si risale a un altro infinito. Nulla impedisce infatti di parlare così, anche se il cosmo fosse regolato secondo periodi finiti. 2 «Con tutti questi beni…»: citazione da Menandro, framm. 530 Koch. 3 non ha più dove cacare: conclusione della precedente citazione da Menandro.”Œmetadata”}”(Œsource”Œm/mnt/ssd/data/python-lab/Jarvis-Cognitive/data/agents/aurelio/source_docs/27b063407ecd6b69__marco_aurelio.pdf”Œ file_path”h Œpage”KXŒ total_pages”KíŒformat”ŒPDF 1.6”Œtitle”ŒColloqui con sé stesso”Œauthor”Œ Marco Aurelio”Œsubject”XÅSono i maggiori critici militanti e studiosi italiani a raccontare ogni opera in 10 parole chiave: per penetrare fino al cuore dei capolavori di tutti i tempi. Edizioni integrali, testi greci e latini a fronte, traduzioni eleganti, essenziali note a piè di pagina. In più, con le tavole sinottiche, è facile collocare vita e opere degli autori nel contesto storico, letterario e artistico. Possiamo considerare i ''Colloqui con sé stesso'' come una raccolta di meditazioni sull'uomo, la sua vita, il suo rapporto con il cosmo, redatte nella forma di ''esercizi spirituali'' finalizzati all'autoterapia, all'autodisciplina e all'autodidattica del saggio stoico. E in particolare, come la testimonianza di una pratica, anch'essa tipicamente stoica, dell'esame di coscienza quotidiano... La visione disincantata della condizione umana e del suo destino di morte/trasformazione... la ritroviamo nella ''Ginestra'' e in diversi passi dello ''Zibaldone'' di Leopardi.”Œkeywords”Œ”Œcreator”Œ"Adobe InDesign CC 2015 (Macintosh)”Œproducer”ŒDALiM BUILD=5320.9”Œ creationDate”ŒD:20170223125342+01'00'”ŒmodDate”ŒD:20190531104448+02'00'”Œtrapped”huŒtype”huŒ__fields_set__””(h hŒ__private_attribute_values__”}”ub.