€•I Œlangchain_core.documents.base”ŒDocument”“”)”}”(Œ__dict__”}”(Œ page_content”X$30 Colloqui Con sé stesso 4 Dal mio bisnonno5 il non aver frequentato scuole pubbli- che, l’essermi avvalso di buoni precettori domestici e aver capito che per tali occorrenze non si deve badare a spese. 5 Dal mio istitutore6 il non esser diventato né Verde o Az- zurro, né Parmulario o Scutario;7 la sopportazione della fatica e il contentarmi di poco; il fare tutto da me e non pensare ai fatti altrui; il non prestare orecchio alle ca- lunnie. 6 Da Diognèto8 il disinteresse per le futilità; la diffidenza per le chiacchiere dei ciarlatani e maghi su incantesimi, scon- giuri di spiriti maligni e roba del genere; il non assistere ai combattimenti di quaglie9 e non eccitarmi a spettacoli consimili; l’accettare la franchezza di parola; la familiarità 5 bisnonno: probabilmente Lucio Catilio Severo, praefectus urbi, nonno di Do- mizia Lucilla. La maggior parte degli interpreti, invece, pensa al bisnonno paterno Marco Annio Vero, pretore e senatore. 6 mio istitutore: probabile, ma non certa, allusione al primo maestro Euforione. 7 Verde… Scutario: espressioni tratte dal linguaggio circense. Verde e Azzurro identificavano due squadre di aurighi; la parmula (piccolo scudo rotondo) e lo scutum (grande scudo rettangolare), da cui Parmulario e Scutario, identifi- cavano invece due squadre di gladiatori. 8 Diognèto: fu maestro di pittura di Marco Aurelio e suo iniziatore alla filosofia. 9 combattimenti di quaglie: il combattimento di quaglie, gioco molto praticato dagli antichi, consisteva nel colpire questi uccelli sulla testa.”Œmetadata”}”(Œsource”Œm/mnt/ssd/data/python-lab/Jarvis-Cognitive/data/agents/aurelio/source_docs/27b063407ecd6b69__marco_aurelio.pdf”Œ file_path”h Œpage”KŒ total_pages”KíŒformat”ŒPDF 1.6”Œtitle”ŒColloqui con sé stesso”Œauthor”Œ Marco Aurelio”Œsubject”XÅSono i maggiori critici militanti e studiosi italiani a raccontare ogni opera in 10 parole chiave: per penetrare fino al cuore dei capolavori di tutti i tempi. Edizioni integrali, testi greci e latini a fronte, traduzioni eleganti, essenziali note a piè di pagina. In più, con le tavole sinottiche, è facile collocare vita e opere degli autori nel contesto storico, letterario e artistico. Possiamo considerare i ''Colloqui con sé stesso'' come una raccolta di meditazioni sull'uomo, la sua vita, il suo rapporto con il cosmo, redatte nella forma di ''esercizi spirituali'' finalizzati all'autoterapia, all'autodisciplina e all'autodidattica del saggio stoico. E in particolare, come la testimonianza di una pratica, anch'essa tipicamente stoica, dell'esame di coscienza quotidiano... La visione disincantata della condizione umana e del suo destino di morte/trasformazione... la ritroviamo nella ''Ginestra'' e in diversi passi dello ''Zibaldone'' di Leopardi.”Œkeywords”Œ”Œcreator”Œ"Adobe InDesign CC 2015 (Macintosh)”Œproducer”ŒDALiM BUILD=5320.9”Œ creationDate”ŒD:20170223125342+01'00'”ŒmodDate”ŒD:20190531104448+02'00'”Œtrapped”huŒtype”huŒ__fields_set__””(h hŒ__private_attribute_values__”}”ub.