€•~ Œlangchain_core.documents.base”ŒDocument”“”)”}”(Œ__dict__”}”(Œ page_content”XY21 Le 10 paroLe chiave di Martino Menghi morte è un semplice fenomeno transitorio del suo com- posto umano, della sua sostanza, da uno stato a un altro stato. Di più, che essa assicura la conservazione della materia necessaria per costituire gli esseri individuali a venire; la morte, in altre parole, è «l’autentico modo di produzione dell’universo» (Maltese): in questo senso è vita. Scrive Marco Aurelio: «Non disprezzare la morte, ma accettala di buon grado, giacché anch’essa è una delle cose che la natura vuole. Come essere giovani e invec- chiare, crescere e giungere a piena maturità, lo spuntare di denti e barba e dei capelli bianchi, fecondare, esser gravide e partorire, e quanti altri processi naturali recano le stagioni della vita, così è anche lo stesso dissolversi. È dunque dell’uomo dotato di ragionevolezza non assu- mere verso la morte atteggiamenti né grossolani, né con- flittuali, né arroganti, ma attenderla come uno dei tanti processi naturali» (IX, 3). Perché, come si legge in un altro passo: «Sei venuto al mondo come parte. Scompa- rirai in ciò che ti ha generato; o, meglio, sarai riassorbito nella sua ragione seminale per via di mutamento» (IV, 14). E poi ancora: «è naturale che tutto si trasformi, muti e perisca, perché altro possa, a sua volta, essere generato» (XII, 21). È interessante notare come in questo concetto di tra- sformazione e conservazione universale si avverta l’eco della lezione materialistica degli epicurei, e in particolare di Lucrezio, sulla aggregazione e disgregazione continua degli atomi nell’universo.”Œmetadata”}”(Œsource”Œm/mnt/ssd/data/python-lab/Jarvis-Cognitive/data/agents/aurelio/source_docs/27b063407ecd6b69__marco_aurelio.pdf”Œ file_path”h Œpage”KŒ total_pages”KíŒformat”ŒPDF 1.6”Œtitle”ŒColloqui con sé stesso”Œauthor”Œ Marco Aurelio”Œsubject”XÅSono i maggiori critici militanti e studiosi italiani a raccontare ogni opera in 10 parole chiave: per penetrare fino al cuore dei capolavori di tutti i tempi. Edizioni integrali, testi greci e latini a fronte, traduzioni eleganti, essenziali note a piè di pagina. In più, con le tavole sinottiche, è facile collocare vita e opere degli autori nel contesto storico, letterario e artistico. Possiamo considerare i ''Colloqui con sé stesso'' come una raccolta di meditazioni sull'uomo, la sua vita, il suo rapporto con il cosmo, redatte nella forma di ''esercizi spirituali'' finalizzati all'autoterapia, all'autodisciplina e all'autodidattica del saggio stoico. E in particolare, come la testimonianza di una pratica, anch'essa tipicamente stoica, dell'esame di coscienza quotidiano... La visione disincantata della condizione umana e del suo destino di morte/trasformazione... la ritroviamo nella ''Ginestra'' e in diversi passi dello ''Zibaldone'' di Leopardi.”Œkeywords”Œ”Œcreator”Œ"Adobe InDesign CC 2015 (Macintosh)”Œproducer”ŒDALiM BUILD=5320.9”Œ creationDate”ŒD:20170223125342+01'00'”ŒmodDate”ŒD:20190531104448+02'00'”Œtrapped”huŒtype”huŒ__fields_set__””(h hŒ__private_attribute_values__”}”ub.