€• Œlangchain_core.documents.base”ŒDocument”“”)”}”(Œ__dict__”}”(Œ page_content”X\69 Libro iv anche che siano immortali coloro che di te si ricorderan- no e immortale il ricordo. Che importanza ha questo per te? E non intendo dire per chi è già morto; ma, per chi è ancora vivo, che importanza ha la lode, se non perché ti varrà qualcosa? … 20 Tutto ciò che è, e in qualsiasi modo, bello è bello di per sé e termina in sé, non avendo la lode come parte di sé: l’oggetto lodato non diventa perciò né peggiore né mi- gliore. Dico questo anche di ciò che più comunemente si dice bello, come, ad esempio, cose materiali e opere d’ar- te; certo, ciò che è realmente bello di che cosa ha biso- gno? Di niente di più di quanto hanno bisogno la legge, la verità, il contegno. Quale di queste cose è bella perché viene lodata, o, se biasimata, si sciupa? Un piccolo sme- raldo diventa meno bello se non lo si loda? E l’oro, l’avo- rio, la porpora, una lira, un pugnalino, un fiorellino, un arboscello? 21 Se le anime continuano a esistere, come può l’aria con- tenerle tutte fin dall’eternità? Come può, d’altra par- te, la terra contenere i corpi di quanti vi sono sepolti da così tanto tempo? Come sulla terra, dopo una certa per- manenza, la loro trasformazione e dissoluzione lasciano il posto ad altri cadaveri, così le anime che sono passate nell’aria, dopo esservi rimaste per qualche tempo, si tra-”Œmetadata”}”(Œsource”Œm/mnt/ssd/data/python-lab/Jarvis-Cognitive/data/agents/aurelio/source_docs/27b063407ecd6b69__marco_aurelio.pdf”Œ file_path”h Œpage”KDŒ total_pages”KíŒformat”ŒPDF 1.6”Œtitle”ŒColloqui con sé stesso”Œauthor”Œ Marco Aurelio”Œsubject”XÅSono i maggiori critici militanti e studiosi italiani a raccontare ogni opera in 10 parole chiave: per penetrare fino al cuore dei capolavori di tutti i tempi. Edizioni integrali, testi greci e latini a fronte, traduzioni eleganti, essenziali note a piè di pagina. In più, con le tavole sinottiche, è facile collocare vita e opere degli autori nel contesto storico, letterario e artistico. Possiamo considerare i ''Colloqui con sé stesso'' come una raccolta di meditazioni sull'uomo, la sua vita, il suo rapporto con il cosmo, redatte nella forma di ''esercizi spirituali'' finalizzati all'autoterapia, all'autodisciplina e all'autodidattica del saggio stoico. E in particolare, come la testimonianza di una pratica, anch'essa tipicamente stoica, dell'esame di coscienza quotidiano... La visione disincantata della condizione umana e del suo destino di morte/trasformazione... la ritroviamo nella ''Ginestra'' e in diversi passi dello ''Zibaldone'' di Leopardi.”Œkeywords”Œ”Œcreator”Œ"Adobe InDesign CC 2015 (Macintosh)”Œproducer”ŒDALiM BUILD=5320.9”Œ creationDate”ŒD:20170223125342+01'00'”ŒmodDate”ŒD:20190531104448+02'00'”Œtrapped”huŒtype”huŒ__fields_set__””(h hŒ__private_attribute_values__”}”ub.