€•= Œlangchain_core.documents.base”ŒDocument”“”)”}”(Œ__dict__”}”(Œ page_content”X15 Le 10 paroLe chiave di Martino Menghi dove ognuno è chiamato a svolgere il proprio dovere ri- spettandone l’ordinamento, anch’esso immutabile, e ac- cettando, fino all’eroismo, ciò che gli è stato assegnato da una volontà superiore. «Chi fugge il suo signore» si legge in Colloqui con sé stesso «è un fuggitivo; ma anche la legge è signora, quindi chi la viola è un fuggitivo. Allo stesso modo anche chi si abbandona al dolore o all’ira o alla pau- ra non vuole che sia accaduta, o che stia accadendo, o che dovesse accadere qualcuna delle cose stabilite da chi go- verna il tutto, ovverosia la legge, che distribuisce ciò che tocca a ciascuno. Quindi, chi ha paura, o soffre, o si adira è un fuggitivo» (X, 25). L’accettazione del proprio destino implica, come si evince dalla metafora del “fuggitivoâ€, anche quella delle divisioni e delle gerarchie sociali, nella convinzione che nessuno possa considerarsi libero nel senso vagheggiato dai primi stoici (e in parte ripreso da Seneca), ma che siamo tutti servi di qualcun altro: lo stesso imperatore, lungi dal cedere alla tentazione del cesarismo (VI, 30), si considera come il primo servitore dell’immensa massa dei suoi sudditi. Non c’è deroga a questa logica di ser- vizio né a questa condizione di interdipendenza di ogni rappresentante dell’humanitas, perché, come afferma: «Un ramo staccato dal resto del ramo non può non essere staccato anche dall’intera pianta. Così appunto anche un uomo separato da un altro uomo si trova a non esser più parte dell’intera comunità. Il ramo è però altri a staccarlo, mentre l’uomo si separa dal suo prossimo da sé, con l’odio e l’avversione, e non capisce che si è nello stesso tempo tagliato fuori anche dall’intera società» (XI, 8).”Œmetadata”}”(Œsource”Œm/mnt/ssd/data/python-lab/Jarvis-Cognitive/data/agents/aurelio/source_docs/27b063407ecd6b69__marco_aurelio.pdf”Œ file_path”h Œpage”KŒ total_pages”KíŒformat”ŒPDF 1.6”Œtitle”ŒColloqui con sé stesso”Œauthor”Œ Marco Aurelio”Œsubject”XÅSono i maggiori critici militanti e studiosi italiani a raccontare ogni opera in 10 parole chiave: per penetrare fino al cuore dei capolavori di tutti i tempi. Edizioni integrali, testi greci e latini a fronte, traduzioni eleganti, essenziali note a piè di pagina. In più, con le tavole sinottiche, è facile collocare vita e opere degli autori nel contesto storico, letterario e artistico. Possiamo considerare i ''Colloqui con sé stesso'' come una raccolta di meditazioni sull'uomo, la sua vita, il suo rapporto con il cosmo, redatte nella forma di ''esercizi spirituali'' finalizzati all'autoterapia, all'autodisciplina e all'autodidattica del saggio stoico. E in particolare, come la testimonianza di una pratica, anch'essa tipicamente stoica, dell'esame di coscienza quotidiano... La visione disincantata della condizione umana e del suo destino di morte/trasformazione... la ritroviamo nella ''Ginestra'' e in diversi passi dello ''Zibaldone'' di Leopardi.”Œkeywords”Œ”Œcreator”Œ"Adobe InDesign CC 2015 (Macintosh)”Œproducer”ŒDALiM BUILD=5320.9”Œ creationDate”ŒD:20170223125342+01'00'”ŒmodDate”ŒD:20190531104448+02'00'”Œtrapped”huŒtype”huŒ__fields_set__””(h hŒ__private_attribute_values__”}”ub.