€•Œlangchain_core.documents.base”ŒDocument”“”)”}”(Œ__dict__”}”(Œ page_content”Xâ86 COLLOQUI CON SÉ STESSO significa qualcosa del genere: ha ordinato a costui questo in quanto adatto alla sua salute; nella seconda: ciò che accade a ciascuno gli è stato, per così dire, ordinato in quanto adat- to al suo destino. Così anche diciamo che gli eventi si adat- tano a noi, come i muratori dicono che le pietre squadrate si adattano ai muri o alle piramidi, combaciando l’una con l’altra in una certa disposizione. L’armonia è, insomma, una sola; e, come l’universo risulta un solo e tale corpo dall’insieme di tutti i corpi, così anche un solo e tale destino risulta dall’insieme di tutte le cause. D’altra parte, capi- scono ciò che intendo dire anche i perfetti profani, giacché dicono: «Il destino gli ha mandato questo». Dunque, questo è stato mandato per lui, gli è stato ordinato: accettiamolo allora come ciò che ordina Asclepio. Fra quei rimedi molti sono senz’altro non piacevoli, eppure li accettiamo con la speranza di guarire. Qualcosa del genere ti sembri, come la tua salute, il perfetto compimento di ciò che la natura comune ha stabilito, e accetta così ogni evento, anche se fosse non poco spiacevole, poiché esso tende alla salute del cosmo e al successo e alla prosperità di Zeus. Il destino non manderebbe questo a un uomo, se ciò non giovasse al tut- to; né, d’altra parte, la natura, quale che essa sia, produce qualcosa che non sia adatto a ciò che da essa è governato. Per due ragioni bisogna perciò che tu sia contento di ciò che ti succede: prima, perché è capitato a te, a te è stato ordinato, ha in qualche modo a che fare con te, filato da superiori venerandissime cause; seconda, perché ciò che accade privatamente a ciascuno, è causa del successo, della perfezione e, per Zeus, della stessa permanenza di ciò che governa il tutto. L’integrità del tutto è infatti mutilata, se spezzi il pur minimo elemento nell’intima connessione e continuità tanto delle sue parti, quanto appunto delle sue”Œmetadata”}”(Œsource”Œm/mnt/ssd/data/python-lab/Jarvis-Cognitive/data/agents/aurelio/source_docs/27b063407ecd6b69__marco_aurelio.pdf”Œ file_path”h Œpage”KUŒ total_pages”KíŒformat”ŒPDF 1.6”Œtitle”ŒColloqui con sé stesso”Œauthor”Œ Marco Aurelio”Œsubject”XÅSono i maggiori critici militanti e studiosi italiani a raccontare ogni opera in 10 parole chiave: per penetrare fino al cuore dei capolavori di tutti i tempi. Edizioni integrali, testi greci e latini a fronte, traduzioni eleganti, essenziali note a piè di pagina. In più, con le tavole sinottiche, è facile collocare vita e opere degli autori nel contesto storico, letterario e artistico. Possiamo considerare i ''Colloqui con sé stesso'' come una raccolta di meditazioni sull'uomo, la sua vita, il suo rapporto con il cosmo, redatte nella forma di ''esercizi spirituali'' finalizzati all'autoterapia, all'autodisciplina e all'autodidattica del saggio stoico. E in particolare, come la testimonianza di una pratica, anch'essa tipicamente stoica, dell'esame di coscienza quotidiano... La visione disincantata della condizione umana e del suo destino di morte/trasformazione... la ritroviamo nella ''Ginestra'' e in diversi passi dello ''Zibaldone'' di Leopardi.”Œkeywords”Œ”Œcreator”Œ"Adobe InDesign CC 2015 (Macintosh)”Œproducer”ŒDALiM BUILD=5320.9”Œ creationDate”ŒD:20170223125342+01'00'”ŒmodDate”ŒD:20190531104448+02'00'”Œtrapped”huŒtype”huŒ__fields_set__””(h hŒ__private_attribute_values__”}”ub.